n. 10 | gennaio 2025

Lo diciamo una volta e non lo ripeteremo per tutto l’anno (promesso!) perché non è nostra intenzione quella di lodarci ma di continuare a lavorare. Il 2024, per le biblioteche di Figline e Incisa Valdarno, è stato un anno da record. Il colpo d’occhio lo suggeriva, i numeri lo hanno confermato: più persone, più prestiti, più iscrizioni. Tutti gli indicatori statistici hanno registrato i valori più alti da quando ne teniamo traccia. Quello che i numeri raccontano solo in parte è la grande e gioisa comunità della biblioteca comunale, un prodigioso mix di gusti, modi, interessi, provenienze ed età. Qualcuno, nel sondaggio anonimo di gradimento che somministriamo alla fine dell’anno, nello spazio riservato ai commenti liberi ha scritto: «il mio posto preferito in città». Il nostro impegno per il 2025 è far diventare la biblioteca il posto preferito di tante altre persone. Un luogo dove incontrarsi, crescere, scoprire e sentirsi a casa.

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Le pietre d'inciampo posate al Brollo, nella campagna figlinese, davanti all'ultima casa della famiglia Melauri. Lì, il 23 dicembre 1943, i tre ebrei italiani originari di Trieste vennero arrestati, condotti in carcere a Firenze e poi deportati ad Auschwitz, dove furono assassinati dalle forze naziste.

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono i campi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau. È in questa data che ogni anno si celebra la Giornata Mondiale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dell’Olocausto.

A 80 anni da quel giorno, la ricorrenza assume un significato ancora più profondo. Ricordare i crimini nazisti è un dovere collettivo: le biblioteche e i luoghi della cultura hanno il compito di prendersi cura della memoria, custodire le testimonianze e promuovere la conoscenza e la ricerca. Azioni fondamentali per contrastare l’antisemitismo, il razzismo, tutte le forme di intolleranza e i gesti di violenza.

In occasione della Giornata della Memoria, le biblioteche di Figline e di Incisa Valdarno allestiranno una piccola esposizione con una selezione di libri, film, immagini di repertorio e testimonianze sulla tragedia dell’Olocausto.

In più, nei giorni che accompagnano verso la ricorrenza, chiunque prenderà un libro in prestito riceverà anche alcuni brani tratti da opere sull’Olocausto, con testimonianze dei sopravvissuti, notizie storiche e spunti di riflessione.

Conoscere è l’unico modo per non dimenticare.

Dal 16 dicembre scorso, le biblioteche aderenti a Sdiaf (Sistema documentario integrato dell’Area Fiorentina) offrono un nuovo servizio inclusivo: l’attivazione di un’identità alias. Questo strumento è dedicato alle persone trans che non hanno ancora ottenuto il riconoscimento legale della propria identità di genere.

Che cos'è l'identità alias

L’identità alias è un'identità provvisoria e non legale, valida esclusivamente all’interno del sistema bibliotecario Sdiaf. Consente agli utenti di accedere ai servizi bibliotecari con il nome e il genere di elezione, sostituendo temporaneamente quelli anagrafici.

Una volta attivata, l’identità alias appare sulla tessera della biblioteca e nei sistemi gestionali utilizzati per il prestito e altre operazioni. La persona potrà così identificarsi con il proprio nome di elezione in tutte le biblioteche aderenti al sistema. L’identità alias resta valida per tutta la durata dell’iscrizione, salvo richiesta di modifica o cancellazione.

Perché è importante

In Italia, i percorsi istituzionali di transizione di genere sono lunghi e complessi, coinvolgendo medici, psicologi e tribunali. Durante questi anni, molte persone trans si trovano costrette a spiegare il divario tra la propria identità vissuta e quella indicata sui documenti ufficiali, esponendo un aspetto intimo della propria privacy.

Il servizio di identità alias mira a ridurre queste difficoltà, offrendo un ambiente sicuro e rispettoso all’interno delle biblioteche. Come sancisce il Manifesto IFLA-Unesco delle biblioteche pubbliche, i servizi bibliotecari devono essere accessibili a tutti, senza discriminazioni di età, genere, etnia o altre caratteristiche personali.

Formazione e sensibilizzazione

Per garantire un’accoglienza adeguata, gli operatori delle biblioteche di Figline e Incisa Valdarno hanno partecipato a giornate di formazione e sensibilizzazione organizzate in collaborazione con le associazioni della Consulta LGBTQIA+ del Comune di Firenze. Questo percorso ha permesso al personale di approfondire il tema delle identità di genere e di comprendere meglio le esigenze delle persone trans.

Un impegno per l'inclusione

Il compito delle biblioteche è quello di promuovere la conoscenza, la consapevolezza e l'inclusione. La Biblioteca di Figline e Incisa Valdarno ospita la sezione “Il pane e le rose”, una collezione dedicata alla storia dei diritti civili, con un focus particolare sulle lotte della comunità LGBTQIA+.

Come richiedere l'identità alias

Chi desidera attivare un’identità alias può fare richiesta scrivendo a alias.sdiaf@comune.fi.it, fornendo un recapito mail o telefonico. La persona richiedente verrà contattata per fissare un appuntamento (in presenza o online), durante il quale riceverà tutte le informazioni necessarie.

Per completare la procedura, sarà necessario firmare un accordo di riservatezza che regola l’uso dell’identità alias all’interno del sistema bibliotecario e il trattamento dei dati personali. Non è richiesta l’iscrizione preventiva al sistema bibliotecario per accedere al servizio.

Ricorda che puoi sempre controllare la disponibilità dei titoli
anche sul catalogo online delle biblioteche

Consigli di lettura dalle nostre biblioteche

Kai-Fu Lee, Chen Qiufan
AI 2041

Al 2041 non manca poi così tanto. Anzi, a leggere di insegnanti robot, falsi digitali indistinguibili dal vero, reputazione digitale al posto del denaro, sembra proprio dietro l’angolo. In questo singolare esperimento, uno dei massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale e un autore di punta della nuova fantascienza cinese offrono dieci delle loro visioni su un futuro già prossimo, quando le intelligenze artificiali saranno pienamente integrate nelle nostre vite. La forza immaginifica della narrazione e il rigore dell’indagine scientifica si incontrano per cercare di capire come cambierà il mondo.

Thomas Pynchon
L'incanto del Lotto 49

Leggere Thomas Pynchon non è semplice: romanzi con centinaia di personaggi, migliaia di pagine, milioni di digressioni dalla storia principale e pochi riguardi verso il lettore. Di sicuro non ci si annoia: Oedipa Maas è una casalinga che, per caso, smaschera un complotto mondiale contro il sistema postale. Si ritrova così a dover decifrare sigle e simboli misteriosi, inseguire personaggi assurdi, districare vicende deliranti. Una satira irresistibile e inquietante, mentre un’ombra si allunga sulla solare America degli anni Sessanta. Per una volta in appena 150 pagine. Leggere Pynchon non è semplice, ma in questo caso almeno, è divertentissimo.

Chimamanda Ngozi Adichie
Americanah

Tra i libri più attesi del 2025 c’è quello nuovo di Chimamanda Ngozi Adichie, che torna al romanzo 12 anni dopo Americanah. Ripartiamo da lì: Ifemelu lascia la Nigeria per gli Stati Uniti che è poco più che una ragazza. Conosce le difficoltà, conquista piccole vittorie, tocca persino il successo. Si misura con la sua posizione di donna nera, un fatto sul quale a Lagos non aveva mai dovuto riflettere. E nel confrontarsi con l’ambiente sociale scopre una coscienza critica, dona un suono alla propria voce. Per questo la storia di Ifemelu è la storia di un’esperienza umana universale.

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