Cos'è
Mostra fotografica "Non solo con gli occhi" di Stefania Adami.
La mostra sarà visitabile, tutti i giorni, fino a domenica 8 giugno nelle fasce orarie 10:00-12:00 e 15:00-18:30.
Stefania Adami nasce nel 1962 ed a soli 11 anni, da autodidatta, inizia un lungo percorso di formazione fotografica amatoriale. Negli anni si è dedicata alla fotografia di reportage sociale viaggiando per le strade del Mondo e dell’Uomo. Ha documentato l’universo femminile iraniano e il popolo senegalese in patria. Ha realizzato storytelling sul volontariato in Italia e sugli eccessi alimentari consumati a bordo delle navi da crociera. Ha raccontato di immigrati africani e di donne colpite dal tumore al seno.
La mostra raccoglie i principali lavori della fotografa nell'arco di 25 anni:
- La mostra inizia dall'Iran del 2001, con "Donne che scorrono in silenzio", progetto nato per celebrare l’8 marzo, raccontando di donne lontane e agli antipodi delle emancipazioni.
- A seguire, il Senegal, con "Sale Nero", ci riporta al 2003 ed ai raccoglitori di sale del lago Rhetba, meglio conosciuto come Lago Rosa.
- Con un balzo temporale che arriva fino al 2011 e all’era della fotografia digitale viene mostrato poi "A dislivello del Mare", sulle spiagge della Sardegna, dove ambulanti e vacanzieri abitano a tempo determinato una riva che riserva loro sogni diversi e paralleli.
- Sarà poi la volta di alcuni dittici realizzati nel 2015 che, con un gioco di parole e di composizione, affrontano il tema de "L’aspetto in Volontario".
- Degli anni 2016 e 2017 è il progetto "Barconi d’Alto Bordo" che ha inteso puntare l’obiettivo sull’eccesso alimentare che contraddistingue la giornata tipo del crocierista, esasperata dal consumo continuo e “gratuito” di cibo e dallo spreco che ne consegue.
- Per concludere questo viaggio, la “crociera” sbarcherà nei Quartieri Spagnoli di Napoli: "Adagio Napoletano", realizzato dal 2019 al 2024 è lungi dall’essere un reportage di denuncia, al contrario vuole essere l’esaltazione dell’umanità e della comunicabilità possibile, grazie alla pratica del rispetto, della considerazione e al ponte della fotografia.
A cura di Circolo Fotografico Arno, in collaborazione con il Comune di Figline e Incisa Valdarno.